sabato 5 agosto 2017

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Nel corso dei secoli il problema del male ha assunto diversi significati. Per gli antichi greci tutto era determinato dal destino, dal caso e dalla necessità; l’uomo faceva parte del ciclo naturale delle cose per cui il male e il bene accadevano, senza una ragione. Con la nascita del Cristianesimo il male acquista una valenza metafisica; l’uomo conosce il bene e il male e l’inadempienza delle leggi di Dio genera dolore. Da questi presupposti cominciano a nascere le domande senza fine: se Dio è infinitamente buono, onnipotente e onnisciente perché esiste il male? Perché molti innocenti soffrono e molti malvagi prosperano? Che senso ha la morte di un bambino? Negli ultimi secoli l’esistenza di Dio verrà messa in discussione e anche il male non avrà più la sua utilità come espiazione di un peccato originale, il male diventerà inutile.

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