Sante Biello è uno scrittore di Casacalenda e negli ultimi mesi ha presentato il suo libro dal titolo ‘L’a-Dio nella Storia nella Filosofia nella Scienza’ nei diversi comuni del Molise e dell’Abruzzo.
A ottobre ha pubblicato il libro dal titolo ‘Alessandro Magno tra Polis e Mondo in Arriano’ sia nel classico formato cartaceo che in versione ebook, utilizzando le nuove frontiere dell’editoria digitale.
Negli incontri tenuti in questo florido 2014, Sante Biello
ha più volte ribadito come molti giovani siano intenzionati a
pubblicare il loro romanzo, ma riscontrano difficoltà a trovare un
editore per coronare il proprio sogno, non avendo una grossa
disponibilità economica.
Da qui l’idea di una intervista allo scrittore molisano, che ci ha spiegato come i giovani autori possono aggirare gli ostacoli di ordine economico, coronando il sogno di veder pubblicato il proprio libro.
Sante Biello, perché ha deciso di auto-pubblicarsi il libro, piuttosto che affidarsi a una casa editrice tradizionale? “Quando
ho finito di scrivere ‘L’a-Dio nella Storia nella Filosofia nella
Scienza’, ho inviato il mio file a molte case editrici tradizionali,
affinché venisse letto e valutato. A quest’ultime arrivano ogni giorno
tantissime proposte editoriali e passano settimane intere prima di
ricevere una risposta. A ogni modo, dopo circa quasi quattro mesi, sulla
mia scrivania avevo diverse proposte di contratto. Purtroppo, diverse
case editrici mi chiedevano un contributo anche di alcune migliaia di
euro, senza un vero supporto di editing, di graphics processing o di
correzione di bozze. Nel frattempo, ero venuto a conoscenza di case
editrici che operano sul web, che ti consentono di auto-pubblicare il
libro, assegnandoti il codice Isbn. La distribuzione avviene in tutti i
maggiori book store online, come Amazon, Ibs, Mondadori, Feltrinelli, e
tutto questo a costo zero. Ho iniziato, così, a studiare questa nuova
possibilità, leggendo le esperienze di autori che avevano già utilizzato
il self publishing e il print on demand, valutando vantaggi e
svantaggi”.
In che cosa consistono il ‘self publishing’ e il ‘print on demand’? “Il ‘self publishing’ è semplicemente l’auto-pubblicazione, quindi
l’autore non si rivolge più alle classiche case editrici, decidendo di
pubblicare il suo libro autonomamente, una realtà nata diversi anni fa
negli States.
‘Print on demand’, letteralmente, significa ‘stampa su richiesta’.
È possibile stampare, grazie alle nuove tecnologie digitali, una o più
copie di un libro su richiesta, in modo molto veloce con la tecnica
della stampa termica, che non ha quindi il problema dei sedicesimi. Dopo
aver ordinato il libro sia online sia nelle librerie tradizionali, nel
giro di qualche giorno è possibile riceverlo”.
Che cos’è un ebook? “L’ebook
è la versione digitale di un libro. Si ha la possibilità di leggere i
propri libri comodamente su un tablet o su un ipad. Le piattaforme più
importanti sono Android, Apple, Kindle e Kobo. Gli ebook hanno un costo
inferiore rispetto al cartaceo e possono essere acquistati con una carta
di credito o una carta ricaricabile. Appena avviene la transazione, il
libro è già pronto per essere letto sul proprio supporto. Il mercato
dell’ebook in Italia è ancora molto basso con il 15%, ma si sta
registrando un graduale incremento”.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di auto-pubblicare la propria opera? “I
vantaggi sono tanti. Se si ha una buona conoscenza degli strumenti
informatici e del web in generale, auto-pubblicare la propria opera non
ha nessun costo. Ti viene assegnato un codice Isbn: la distribuzione e
la visibilità online è totale. Inoltre, grazie ai social network è
possibile promuovere costantemente il tuo lavoro. È chiaro che tutto
questo richiede tempo e determinazione, perché si diventa editore,
correttore e grafico di se stesso, ma la cosa può risultare divertente
e, al contempo, formativa, perché internet mette a disposizione notevoli
strumenti. Grazie al self publishing inoltre, si ha la possibilità di
non cedere i propri diritti d’autore; questo significa che volendo posso
pubblicare anche con più case editrici o recedere dal contratto in
qualsiasi momento. È ovvio che tutto ciò che viene pubblicato deve
essere originale senza violare i diritti d’autore”.
Con quale casa editrice ha pubblicato la sua opera? “Le
case editrici online sono tante: occorre avere il tempo e la pazienza
per leggere i vari contratti che propongono. La mia scelta alla fine è
caduta su ‘Lulu.com’ per il cartaceo e ‘Narcissus.me’ per quanto
riguarda l’ebook.
‘Lulu.com’ è
una casa editrice americana, convenzionata con migliaia di stamperie in
tutto il mondo: per cui se mi trovo in Australia, ci sarà una stamperia
ad Adelaide che stamperà il mio libro per farmelo avere nel giro di
qualche giorno. È una società molto seria, le royalty vengono
accreditate puntualmente tramite Paypal o assegno.
‘Narcissus.me’
è una società italiana e credo sia la miglior piattaforma per
pubblicare un ebook. Dopo aver immesso la mia opera online, nel giro di
48 ore il mio ebook era presente in tutto il mondo e un mio carissimo
amico, che vive in California, lo ha scaricato comodamente sul suo
Kindle. Inoltre, l’assistenza è ai massimi livelli”.
Auto-pubblicarsi un libro conviene anche sotto l’aspetto dei compensi? “Certo.
Una casa editrice tradizionale, molto spesso, ti obbliga a comprare
diverse centinaia copie. Inoltre, i compensi per ogni libro venduto
variano tra l’8 e il 10%. Con il self publishing, invece, i compensi si
aggirano da un minimo del 20% fino ad arrivare anche al 60%. Dati che ho
potuto verificare personalmente”.
Questo significa che le case editrici tradizionali rischiano di scomparire? “In
effetti, sono molte le piccole e medie case editrici ad aver già chiuso
i battenti o che, comunque, versano in gravi scomparse difficoltà
economiche, per una serie di fattori. Di base c’è un dato poco
edificante per il Belpaese: in Italia, purtroppo, si legge ancora poco. È
anche vero, comunque, che molte case editrici hanno seguito l’evolversi
dei tempi: si sono riconvertite, adottando i nuovi metodi digitali.
Discorso a parte bisogna fare per i grandi gruppi editoriali: i canali a
loro disposizione sono molteplici, ricomprendendo televisione, radio e
riviste. Questo significa più pubblicità e maggiori possibilità di
vendita. Molto spesso i grandi gruppi attingono proprio dal self
publishing. Ad esempio, ‘Cinquanta sfumature di grigio’ era stato inizialmente auto-pubblicato, per poi diventare un ‘caso planetario’ con il grande successo riscosso”.
Passiamo al rovescio della
medaglia: non si corre il rischio, con il self publishing, di trovare
pubblicate molte opere di bassa qualità? “Certo. È vero,
però, che se un’opera è scritta male, anche se presente in tutti i book
store, questo non significa che avrà successo, anzi. Il passaparola
online è la migliore critica; ma dare la possibilità a tutti di mettere
in atto la propria creatività è un meccanismo incredibilmente
democratico e, sino a questo momento, sono emerse opere di grande
qualità, che non avrebbero trovato la luce senza il self publishing, ma
che invece stanno scalando le classifiche nazionali e mondiali”.
L’auto-pubblicazione, secondo Sante Biello, sarà il modo di pubblicare in futuro? “Siamo già nel futuro, perché l’auto-pubblicazione è già una realtà”.
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