venerdì 23 giugno 2017

Papillon – Operatori di Relianza. Il valore assoluto della persona: dentro e fuori dal carcere



Passeggiare tra le vie storiche di Padova in un caldo pomeriggio estivo e restare rapiti dalla magia del canto. Al Centro Universitario in via Zabarella, il 13 giugno è andato in scena uno spettacolo musicale formato da professionisti e detenuti, grazie ad un progetto chiamato “Papillon – Operatori di Relianza”, promosso dall’associazione “Incontrarci”. La curiosità mi ha spinto, alla fine dello spettacolo, a conoscere meglio questa realtà e intervistare la direttrice artistica Maria Cinzia Zanellato, la corista Alberta Pierobon e Lara Mottarlini che si occupa delle attività sportive.

Come è nata l’iniziativa di questa sera?
Maria Cinzia Zanellato: È nata all’interno di un progetto che si chiama “Operatori di Relianza” che ha tre attività all’interno del carcere “Due Palazzi” di Padova: il teatro, attivo dal 2005 di cui ho la direzione artistica, un’attività di coro, presidente Alberta Pierobon e un’attività di volontariato che invece svolge l’associazione “Incontrarci”, quest’ultima e' la capofila del progetto. L’idea è quella, tramite queste attività artistiche, di portare degli elementi di socializzazione sia all’interno che all’esterno del carcere; l’occasione di questa sera infatti è stata proprio questa. Il progetto è formato da persone detenute, da volontari e da professionisti; Giulia Prete ad esempio è una grande professionista e una grande musicista che stasera ha diretto il coro.