mercoledì 15 febbraio 2017

George Orwell batte Donald Trump 1984 volte!

Il 20 gennaio Donald Trump è diventato il 45° presidente degli Stati Uniti d’America. Ai molti giornalisti che avevano sottolineato la poca partecipazione al giorno del giuramento a Washington, il neopresidente ha replicato: «La mia è stata la cerimonia più partecipata di sempre, punto e basta». La polizia di Washington ha valutato i partecipanti in poco più di 300 mila, meno della metà rispetto alle inaugurazioni di Obama, e le foto aeree hanno confermato i molti spazi vuoti della piazza.
Sean Spicer, l’addetto stampa di Trump, aveva riportato le stesse parole del presidente nonostante le obiezioni immediate dalla sala stampa. Kellyanne Conway, consigliera politica della Casa Bianca, in un’intervista alla Nbc difese Spicer sostenendo che: “Sean Spicer ha offerto dei fatti alternativi” e il giornalista ha replicato semplicemente che: “I fatti alternativi non sono fatti, sono menzogne”. Con il termine “fatti alternativi” la Conway ha innescato un’incredibile curiosità intorno al romanzo distopico di George Orwell, ed in pochi giorni 1984 è diventato il libro più venduto negli Stati Uniti, tanto che l’editore Penguin si è attivato subito per nuove ristampe.

sabato 4 febbraio 2017

Giorgio Perlasca: l’italiano che salvò oltre cinquemila ebrei

Il XX secolo è stato segnato da atroci vicende umane che hanno messo in evidenza il lato più oscuro dell’uomo. Difficile sapere con precisione i milioni di morti e feriti provocati da guerre, terrorismi e pulizie etniche per motivi ideologici, economici e religiosi.
Ma in questo scenario, tante sono state le persone cha hanno rischiato la propria vita pur di salvare uomini, donne e bambini dalla follia ideologica.
Tra questi ricordiamo Giorgio Perlasca, un eroe italiano che salvò oltre cinquemila ebrei ungheresi dall’Olocausto, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati tra il 1939 e il 1945 nei confronti degli ebrei di tutta Europa.
Perlasca nacque a Como nel 1910, ma dopo qualche mese, per motivi di lavoro del padre, la famiglia si trasferì a Maserà in provincia di Padova. Negli anni venti aderì al partito fascista ma già negli anni trenta, di ritorno dalla Spagna dove aveva combattuto in un reggimento di artiglieria al fianco del generale Franco, si allontanò dal fascismo per due motivi: l’alleanza dell’Italia con la Germania nazista e le leggi razziali emanate da Mussolini, entrate in vigore nel 1938.