giovedì 28 gennaio 2016

Babele: il più grande dono fatto all’umanità

Roy Batty, il replicante di Blade Runner, se avesse utilizzato i social network nell’ultimo anno direbbe: “Ho letto post di comunisti citare Pound e Orwell per poi sognare uno stato sociale di stampo marxista. Ho letto post di neo-fascisti citare Schopenhauer e Nietzsche per poi difendere Dio, Patria e Famiglia. Ho letto post di politici di sinistra e di destra citare i Padri costituenti, battersi per la legalità per poi essere indagati o condannati. Ho letto post di cattolici citare Twain, Cioran e Osho per poi scatenarsi in difesa del presepe e delle tradizioni natalizie ma nessun commento contro i preti pedofili, i cardinali che accumulano ricchezze o la Chiesa che concede funerali con rito religioso a Licio Gelli. Ho letto post di persone che giuravano di iniziare una dieta per poi preparare e fotografare sperlunghe di carne e pesce. Ho letto post di persone riportare notizie senza verificarne la fonte solo per avvalorare la loro idea. Ho letto post di persone difendere il creazionismo perché credono più a qualche prete che non ha mai sostenuto un esame di biologia che ad un premio Nobel per la scienza. Ho letto post di tifosi di calcio scagliarsi con violenza contro un arbitro o la squadra avversaria e restare indifferenti di fronte agli scandali e ai soprusi della politica …”.
“Ok Roy, che posso dirti, hai ragione ma noi abbiamo avuto Babele, il più grande dono fatto all’umanità! La costruzione della torre di Babele di cui narra la Bibbia (Genesi: 11,1-9) non è stata una punizione bensì un grande regalo. Ci ha consentito di parlare tante lingue, di amare chi ci capiva, ma anche di comprendere l’altro. Ci ha consentito di dubitare e di ricercare, di fare delle scelte e di seguire la nostra natura. Ci ha dato la possibilità di sbagliare ma anche di correggere i nostri errori. In fondo Babele ci ha consentito di confrontarci e di migliorarci, sempre. Caro Roy, immagina per un attimo se 7 miliardi di persone parlassero la stessa lingua, credessero nello stesso Dio, vestissero allo stesso modo, la pensassero allo stesso modo; immagina per un attimo se 7 miliardi di persone fossero tutti cristiani o tutti islamici o tutti induisti. Pensa per un attimo se milioni di persone “postassero” sui social le stesse immagini, gli stessi aforismi, gli stessi commenti. Sarebbe un mondo spaventoso! Per fortuna noi abbiamo avuto Babele perché siamo persone e non replicanti”.
Sante Biello

sabato 2 gennaio 2016

CONTRO OGNI ASSOLUTISMO!



Attualmente nel mondo ci sono 65 Stati che sono in guerra e 668 milizie e gruppi separatisti coinvolti (Conflitti in corso). Se analizziamo questi conflitti, la maggior parte di essi sono causati da credi religiosi o ideologie politiche che incarnano verità eterne, dogmi indiscutibili, principi assoluti; idee che limitano la libertà di pensiero e lo sviluppo di una società, fino a convincere giovani terroristi ad imbracciare delle armi, compiere massacri e farsi saltare in aria. Fondamentale in questo contesto pensare ai tanti conflitti della storia per capire che in effetti spesso nascono sempre dalla stessa matrice, cioè da un’idea assoluta e indiscutibile.

Il pensiero assoluto, sia esso religioso che politico, genera un profondo fanatismo. Nelle varie epoche, in nome di Dio sono stati commessi massacri, eccidi e genocidi. In nome di Dio sono state distrutte opere d’arte di importanza universale, sono stati bruciati libri e biblioteche di inestimabile valore. In nome di Dio sono stati messi al rogo, torturati e imprigionati filosofi e scienziati che hanno dato un contributo fondamentale al progresso della conoscenza. Dalle Crociate allo sterminio delle civiltà precolombiane, dagli Scismi alle Inquisizioni, i conflitti interminabili in Medio Oriente, i genocidi del secolo scorso, l’uomo conosce bene il pericolo del pensiero assoluto.